sabato 26 luglio 2014

I LIBRI Ci si può commuovere davanti a dei libri? Non libri qualsiasi. Libri che hanno segnato l’infanzia, che hanno portato l’adulta che oggi vive una parte della sua vita a legge. Bhè io credo di si, perché è quello che è capitato a me oggi. Una passeggiata in centro paese è sempre piacevole se non si ha fretta, un caffè e una briosce, due chiacchiere con un conoscente, poi passi davanti all’edicola. Davanti all’edicola ci sono diversi contenitori dove di solito ci sono cartoline e bigliettini d’auguri d’ogni genere. Ti giri per guardare cosa contiene ed ecco che si rimane sorpresi. Ci sono dei libri tascabili, scorri i titoli: Zanna Bianca, Viaggio al Centro della Terra, I Ragazzi della Via Pal, Piccole Donne Crescono, Anna dai Capelli Rossi, e molti altri. Questi libri non sono qualsiasi libri per te, ma sono i tuoi libri. Si, sai benissimo che milioni di persone che forse hanno la tua età li considerano allo stesso modo, ma che importa, in quel momento sei tu che ricordi il piacere della lettura di quando desiderosa di sapere come finivano le avventure di questo o quel protagonista. E ricordando all’improvviso un lacrima brilla fra le ciglia, con la mano accarezzi le copertine, e sfogli dolcemente le pagine, e ti chiedi se dovessi leggerli ora che sono adulta cosa mi direbbero, ma la domanda iniziale resta: Ci si può commuovere davanti a dei Libri? MARZIA ORNOFOLI 26/07/14

sabato 15 marzo 2014

MICHELANGELO BUONARROTI

MICHELANGELO BUONARRROTI CHE COSA È QUESTO, AMORE Come può esser, ch'io non sia più mio? O Dio, o Dio, o Dio! Chi m'ha tolto a me stesso, c'ha me fosse più presso o più di me potessi che poss'io? O Dio, o Dio, O Dio! Come mi passa el core chi non par che mi tocchi? Che cosa è questo, AMORE, c'al cor entra per gli occhi, per poco spazio dentro par che cresca: e s'avvien che trabocchi? O NOTTE, O DOLCE TEMPO O Notte, o dolce tempo, benchè nero, con pace ogn'opra sempre al fin assalta, ben vede e ben intende chi t'esalta, e chi t'onora ha l'intelletto intero. Tu mozzi e tronchi ogni stanco pensiero, che l'umid' ombra e ogni quet'appalta, e dell'infima parte alla più alta in sogno spesso porti ov'ire spero. O ombra del morir, per cui si ferma ogni miseria all'alma, al cor nemica, ultimo degli afflitti e buon rimedio, tu rendi sana nostra carn' inferma, rasciugh' i pianti e posi ogni fatica e furi a chi ben vive ogni ira e tedio VIVO AL PECCATO Vivo al peccato, a me morendo vivo; vita già mia non son, ma del peccato: mie ben dal ciel, mie mal da me m'è dato, dal mie sciolto voler, di ch'io son privo. Serva mie libertà, mortal mie divo a me s'è fatto. O infelice stato! a che miseria, a che viver son nato!

martedì 25 febbraio 2014